La bestia

La bestia che è in me questa notte ruggiva forte e mordeva coi denti aguzzi la pelle di velluto della piccola schiava. Tutta colpa del caldo, di questa estate che non vuole morire, di quest’afa pregna di umidi profumi e di questa mia natura animale che sente scorrere  il  tempo  e non lo può arrestare.

Tutta colpa dello schiavo assente, del suo corpo di statua greca, del suo odore di spezie d’oriente e del suo piccolo piccolo cervello inutile. Chi ha mai detto che occorra parlare per capirsi? I miei migliori discorsi li ho fatti ruggendo…o mugolando.

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